Il castello scaligero di Malcesine è un castello medievale (anche se la rocca originaria pare di origine più antica) nel cui centro si erige la torre con in cima una campana. Alla sommità della torre si può godere di una vista mozzafiato del lago di Garda.
Oltre al museo dedicato a Goethe, nel castello sono stati anche allestiti un Museo di storia naturale del Garda e del Baldo e un Museo della pesca.
Fonte: Tarsì
Nei primi anni ’20 del secolo scorso, Gabriele d’Annunzio acquista e trasforma, con l’aiuto dell’architetto Gian Carlo Maroni, la villa dello storico tedesco Henry Thode nell’odierna Prioria immersa in un suggestivo parco, nel 2012 vincitore del premio Parco più bello d’Italia.
Il Vittoriale degli Italiani è composto da diversi edifici, vie, piazze, da un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua. Scrigno di tesori, esso fu costruito in memoria della “vita inimitabile” del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale.
Il Vittoriale oggi è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000 persone. La Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, dal 1937, si dedica quotidianamente alla tutela e alla valorizzazione delle meraviglie che questo monumento custodisce al suo interno.
Il 2016 si è concluso con 233.402 visitatori.
Fonte: Garda Musei
Situato all’ingresso del centro storico, rappresenta uno degli elementi caratteristici della località. Si tratta di un castello completamente circondato dall'acqua, cui nucleo principale è costituito dal cortile caratterizzato dalle tre torri angolari e dal mastio, ovvero la torre più alta. Edificato approssimativamente tra il XIV e il XII secolo a. C., successivamente ristrutturato a partire dal 1860.
Dalla sua sommità si gode uno spettacolare panorama sul centro di Sirmione e su tutto il Lago di Garda.
Fonte: Tarsì
Si tratta dell’isola maggiore tra le isole del Garda, aperta dal 2002 alle visite turistiche, è conosciuta anche con il nome di Isola Borghese. L’area insulare fu abitata fin da tempi remoti, come testimoniano i ritrovamenti nel 1864 di antiche abitazioni e resti di palafitte; abbandonata nei secoli di decadenza dell’Impero Romano, l’isola diventò rifugio per i pirati. Nel 1220 San Francesco d’Assisi visitò l’isola e reputandola luogo ideale per una comunità di frati, convinse il proprietario a donargli l’area. Nel 1227 l’eremo accolse Sant'Antonio da Padova e nel 1304 Dante Alighieri, che ricordò questo luogo incantevole nella Divina Commedia.
La Villa
Un edifico immerso nella vegetazione in stile neogotico veneziano, progettato dall'architetto Luigi Rovelli nei primi anni del secolo scorso; si presenta come un'imponente costruzione, ricca di particolari architettonici, al cui interno ospita una bellissima tela settecentesca di Carlo Carloni.
Ai suoi piedi presenta terrazze e giardini all'italiana.
I Giardini
Sulla terrazza centrale davanti alla Villa, vi è un giardino in stile classico all’italiana: con siepi modellate che rappresentano varie figure, compreso lo stemma della famiglia De Ferrari, ideatrice del giardino. Accanto alla villa, crescono palme provenienti dalle Canarie, mentre sulla terrazza inferiore, in riva al lago si trovano alberi da frutto quali: limoni, olivi, arance; inoltre, sono coltivate anche diverse tipologie di rose, la bouganvillea e tante altre piante di rara bellezza.
Il Parco
La parte più suggestiva e selvaggia si trova nella zona pianeggiante dell'Isola, dove si trovano cipressi, querce, cedri, ed arbusti più tipicamente mediterranee. Questo Parco rimane tutt’oggi un segreto ben conservato, aperto da poco alla sensibilità dei visitatori.
Fonte: Isola del Garda
Un porto caratteristico ricco di storia e fra i più rappresentativi del Garda, all'epoca della Serenissima si trovava al servizio del mercato del grano. Sul porto si affacciano vari palazzi fra cui spiccano le arcate di Palazzo Todeschini, originariamente casa comunale. Appoggiata all'ultima colonna è possibile vedere la pietra "dei falliti", ove salivano i banditori, ma anche i condannati per fallimento. Il Porto è chiuso da un ponte alla veneziana, opera degli anni '30 del secolo scorso e consente una vista romantica a sud sul porto vecchio e a nord sul porto nuovo.
Fonte: Tarsì
Il porto vecchio di Lazise è ricco di storia. Su di esso si affacciano la chiesa Romanica del XII secolo, la Dogana Veneta, vecchio arsenale della Serenissima e la vecchia sede comunale con la scritta: "Lazise primo comune d'Italia". Oggi la Dogana Veneta è un importante polo culturale e sociale.
Fonte: Tarsì
La Torre
Si tratta di un edificio storico, alto 64 metri, realizzato in memoria del re Vittorio Emanuele II e coloro che combatterono per l'unità d'Italia. All'ingresso della torre si trovano le statue dei protagonisti dell'unità d'Italia, mentre gli affreschi disposti lungo la rampa ripercorrono gli episodi del Risorgimento. Venne edificata sul colle più alto di San Martino, dove si combatté la fase più cruenta della battaglia (II guerra d'indipendenza). Inoltre, dalla terrazza presente sulla sommità è possibile godere di un ampio panorama.
L'Ossario
L'ossario, ospitato all'interno della cappella gentilizia dei conti Treccani, raccoglie 1.274 teschi e le ossa di 2.619 soldati che combatterono la battaglia di San Martino, scontro armato avvenuto durante la II guerra d'indipendenza.
Il viale d'accesso alla cappella ospita una serie di cippi commemorativi dei reparti che presero parte agli scontri.
Il Museo
Il Museo, sede distaccata del Museo del Risorgimento di Solferino, è dedicato al Risorgimento, con particolare attenzione ai reperti legati alla battaglia di Solferino e San Martino. Il Museo espone armi, cimeli, documenti e oggetti comunemente usati dai soldati.
Fonte: Tarsì
L'alta e imponente cinta muraria cinquecentesca a forma pentagonale circonda il centro storico di Peschiera del Garda, un vero e proprio gioiello d'arte, cultura e architettura. Unica nel suo genere questa località caratterizzata da canali, ponti e imponenti costruzioni militari, offre un suggestivo ambiente tutto da scoprire.
I Bastioni i Peschiera
A sud troviamo il Bastione Cantarane del 1551 che si innalza sulle acque del Mincio, successivamente lungo via Campo Sportivo possiamo ammirare il Bastione Feltrin, primo fra tutti ad essere innalzato, in cui è insediata la polveriera Austriaca; superato il ponte possiamo ammirare il Bastione Tognon del 1552. I Bastioni Tognon e Feltrin sono collegati da un cammino che oggi permette di ammirare tutta la Fortezza. La parte nord presenta i Bastioni Querini del 1552 vicino al porto, un tempo punto fermo della Marina Militare e il Bastione San Marco del 1553 appena fuori Porta Verona.
Fonte: Comune di Peschiera del Garda
La cinta muraria edificata dopo il 1077 costituisce un elemento peculiare del comune, in quanto con le sue sei torri e le tre porte d’ingresso, circonda il centro storico. Inizialmente le torri presenti erano sette, poi dopo la Prima Guerra Mondiale, la torre vicino alla Dogana venne abbattuta per lasciare posto al monumento dedicato ai caduti. Anche la presenza delle tre porte è un elemento che venne aggiunto in seguito, grazie al restauro da parte degli Scaligeri, nella seconda parte del ‘300.
Il Torrazzo
Costruito nel X secolo, rappresenta l’ultima torre della prima cinta muraria di Lazise. Fu trasformato in torre campanaria nel 1777. Successivamente, con la costruzione del cimitero, divenne una cappella funeraria privata. Elementi degni di nota sono gli archetti pensili con decorazione geometrica che segnano il marcapiano originale e il Crocifisso, un graffito a scavo con rappresentato un uomo a braccia aperte.
Fonte: Comune di Lazise
Dopo la parificazione ai porti marittimi, riconosciuta con il Decreto Regio del 5 maggio 1887, il porto di Desenzano venne ristrutturato e oltre a lavori di consolidamento, venne iniziata la costruzione del primo tratto della diga e della torretta del faro.
Già a partire dal 1843 la zona portuale era illuminata da alcune lanterne a petrolio, regolate da un addetto pagato dal Comune, che provvedeva alla loro accensione, tenendo conto anche delle fasi lunari.
Alcuni documenti testimoniano che la lanterna del faro, a petrolio, restò in funzione fino al 1903, quando venne sostituita dall'illuminazione elettrica, introdotta nell'abitato di Desenzano dal 1899.
Infatti, nel 1902, il sindaco aveva chiesto alla Società elettrica di Salò di sostituire la lampada ad olio della torretta del faro con una lampada da 50 candele per migliorare la luminosità.
Fonte: Comune di Desenzano del Garda
Il centro storico si sviluppa nel '500 grazie agli interventi dell'architetto bresciano Giulio Todeschini. Al centro dei portici sorge il caratteristico palazzo incompiuto del Provveditore veneto, mentre nella piazza spicca il monumento della patrona cittadina Santa Angela Merici, realizzato nel 1782.
Piazza Malvezzi
Il complesso monumentale di piazza Malvezzi è formato dal perimetro dei portici, dal palazzo municipale, dal palazzo del provveditore e dalla facciata est della basilica. La piazza, di influenza veneta, acquisì maggiore importanza nel corso del XV secolo, in concomitanza all’incremento economico della cittadina. Come la maggior parte degli interventi architettonici, anche la realizzazione del primo palazzo affacciato sul lago fu assegnata all'architetto bresciano Giulio Todeschini.
Piazza Cappelletti
In piazza Cappelletti è presente il monumento alla Resistenza di Mario Gatti, si tratta di gruppo bronzeo chiamato "Martiri" che simboleggia coloro che si sono sacrificati per l'ideale di libertà e democrazia.
Piazza Matteotti
Nei giardini di piazza Matteotti si trova il monumento dedicato al Reparto Alta Velocità per ricordare i piloti che si sacrificarono, perdendo la vita nel periodo a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.
Monumento Alta Velocità
Nei giardini di piazza Matteotti si trova il monumento al Reparto Alta Velocità, per il quale molti piloti persero la vita tra il 1927 e il 1936. La scultura, opera di Aurelio Squaglino e Carlo Alberto Bordogna, è composta da due parti: la prima simboleggia la “velocità pura” che mira verso lo spazio infinito, rappresentata attraverso il viso di una donna con lo sguardo perso verso il lago; la seconda, che costituisce il piedistallo, rappresenta il "vincolo della terra" che simboleggia la gravità terrestre, scandita dall'elemento scultoreo bronzeo e il blocco di granito levigato, che ne sottolineano la perfezione tecnica; inoltre, l’opera presenta lastre di "labradorite" di Svezia con toni azzurri, le quali imitano i colori delle acque del Lago.
Monumento al Generale Achille Papa
Nei giardini del lungolago Cesare Battisti è conservato il monumento di Gian Carlo Moroni (conosciuto come colui che progettò il Vittoriale degli italiani), dedicato al generale Achille Papa, caduto durante la Prima Guerra Mondiale sul fronte della Bainsizza il 5 ottobre 1917.
Monumento ai caduti di tutte le guerre
Di fronte al Monumento del generale Achille Papa, sorge il monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre, opera moderna di Arnaldo Pomodoro. Si tratta di un’opera triangolare che rappresenta l'umanità separata da una profonda frattura.
Cannone della grande Guerra
Dietro al monumento in marmo dedicato al Generale Achille Papa vi è un cannone che risale alla Prima Guerra Mondiale, restaurato nel 2014, accompagnato da una targa commemorativa.
Fonte: Comune di Desenzano del Garda
Costruita nel 1553 sovrastata dal Leone di San Marco, simbolo della Repubblica di Venezia, venne distrutta da Napoleone in segno di spregio dopo il trattato di Campoformio del 1797. Una ricostruzione visiva di come doveva apparire la porta nella sua interezza è collocata all’inizio del ponte. Oltrepassato il volto, verso il centro del comune, si trovano i giardini del Parco Catullo e la Caserma Francesco I.
Fonte: Comune di Peschiera del Garda
Il Ponte dei Voltoni rappresenta uno degli elementi più caratteristici di Peschiera del Garda. Fu costruito nel 1556, subito dopo la realizzazione della Fortezza e i lavori di costruzione vennero seguiti dal provveditore veneto, Iacobo Gauro. Peschiera un tempo caratterizzata da diverse stazioni di pesca, citate anche in epoca romana dai testi di Plinio il Vecchio, presenta all’uscita del Ponte dei Voltoni la stazione fissa di pesca, denominata Pescarezzo.
Di queste postazioni oggi permane l’ultima testimonianza presente sul Lago di Garda, recentemente restaurata come memoria storica e museale.
Fonte: Comune di Peschiera del Garda
Il Castello
Il Castello, che domina la città, fu probabilmente costruito su un castrum romano, il cui scopo era la protezione dalle invasioni barbariche. Successivamente ricostruito in epoca comunale e rafforzato intorno al XV secolo, quando conteneva 120 case e la chiesa di S. Ambrogio. Dell'imponente edificio rimangono le mura, attraversate nel perimetro da quattro torri e l'ingresso con i resti di un ponte levatoio. Alla fine dell'Ottocento fu trasformato in caserma, che rimase attiva fino al 1943.
Il recupero delle mura permette la visita della passerella di pattuglia e la salita all'ingresso, dal quale si gode di uno dei più bei panorami del Lago di Garda. Inoltre, sono state create sale espositive e conferenze negli ex alloggi degli ufficiali.
Fonte: Comune di Desenzano del Garda
Piazza Garibaldi
Si tratta della piazza più antica di Desenzano situata nella parte alta, facilmente accessibile dal castello. È una piazza circolare circondata da alberi con una grande fontana al centro. Inoltre, ai lati sono presenti due sculture rappresentative, una dedicata agli Alpini realizzata da Antonio Tomasi (1996) e l'altra dedicata al Carabiniere realizzata da Lino Agnini (2000).
Il Bastione Querini, situato all’ingresso della Fortezza, rispetto al lago, demolito nel 1906. Gode di una piccola terrazza panoramica immersa nel verde, dalla quale è possibile ammirare il lungolago di Peschiera del Garda.
Fonte: Comune di Peschiera del Garda
Il Palazzo fu eretto nel 1854, chiamato anche Palazzina Storica, poiché durante la Grande Guerra ospitò il Convegno Interalleato del 1917. Durante questo Convegno i rappresentanti d’Italia, Gran Bretagna e Francia, si incontrarono per analizzare la situazione militare e studiare le necessarie contromisure. A termine di questo, le decisioni prese si dimostrarono decisive per la successiva condotta della guerra. All’interno della palazzina, nella sala storica, è presente il dipinto che ricorda questo storico convegno.
Oggi, sede del Museo della Prima Guerra Mondiale, ospita inoltre durante tutto il periodo dell’anno interessanti Mostre d’Arte Classica e Contemporanea.
Fonte: Comune di Peschiera del Garda
La Palleria Austriaca è un importante elemento dell'artiglieria dell'epoca Asburgica. Situata all’interno del Bastione San Marco, aveva la funzione di laboratorio pirotecnico e deposito delle palle di cannone. Il suo splendido recupero è opera dei volontari della sezione Alpini di Peschiera del Garda, che continuano a mantenerlo in ottimo stato.
Fonte: Comune di Peschiera del Garda
Edificio a prova di bomba del periodo asburgico (1865) in seguito diventato carcere militare italiano, ora dismesso.
Fonte: Comune di Peschiera del Garda
