Santuario Madonna del Frassino

Il Santuario fu costruito nel settembre del 1511, quando Peschiera si trovava assoggettata dalla potenza francese. Il Santuario fu oggetto di frequenti devastazioni e rovine, pertanto restaurato numerose volte con amore, per riportarlo allo splendore originale. L’interno caratterizzato da un'unica navata, impreziosita da 8 altari laterali e da 2 cappelle, ospita la statua miracolosa della Madonna, che nel maggio del 1950 apparve al contadino Bortolomeo Broglia, seguita da altre opere di Paolo Farinati e Andrea Bertanza.

Fonte: Comune di Peschiera del Garda

Chiesa di S.Martino Vescovo

La Chiesa di San Martino Vescovo è situata nel centro storico di Peschiera del Garda e rappresenta uno dei luoghi di culto più antichi della Diocesi di Verona. Le prime testimonianze risalgono al 1008, dopo di che sappiamo che nel 1454 diventò Chiesa parrocchiale. Nel 1812 Napoleone Bonaparte la trasformò in un magazzino militare e in un ospedale, demolita due anni più tardi, date le condizioni pericolanti. Al suo posto, intorno agli anni ’20 dell’Ottocento,  venne edificata l’attuale Chiesa di San Martino Vescovo.

Fonte: Comune di Peschiera del Garda

Chiesa parrocchiale del Beato Andrea (Peschiera)

Chiesa parrocchiale di San Benedetto di Lugana (Peschiera)

Abbazia di Maguzzano

Si tratta di un luogo spirituale storico con un importante valore artistico, custodito e curato da frati che donano all’ambiente un’aria di serenità e pace. La chiesa, il chiostro rinascimentale e il grandissimo giardino possono essere visitati ogni domenica pomeriggio, su prenotazione per quanto riguarda i gruppi. Inoltre dall'abbazia è possibile godere di un meraviglioso panorama  sul lago, sui campi e i vigneti circostanti.

Fonte: Tarsì

Chiesa di S. Pietro in Mavino

Edificata sull’omonimo colle a partire dal VII secolo, presenta una pianta rettangolare che nel corso dei secoli ha continuato ad essere ampliata, occupando così lo spazio un tempo riservato al cimitero della chiesa. I dettagli che la compongono, come il materiale delle mura, il campanile e gli affreschi, sono testimoni del fatto che la costruzione ebbe luogo in secoli diversi e successivi. Soggetta a numerose ristrutturazioni, nel 1320 venne parzialmente ricostruita e sopraelevata.

Una  peculiarità di questa chiesa è la campana Julia, in memoria dei caduti delle guerre mondiali.

Fonte: Tarsì

Duomo di Salò

La chiesa è dedicata a Santa Maria Annunziata e fu ricostruita su un edificio più antico tra il 1453 e il 1502. Della costruzione precedente rimangono la struttura del campanile, quella delle finestre con cornici in cotto sul fianco destro e la Sala del Capitolo caratterizzata da affreschi quattrocenteschi.

All’esterno, la facciata si presenta semplice anche se incompleta, in cotto non rivestito e impreziosita da un portale marmoreo che si affaccia sulla piccola Piazza antistante.

L’interno a tre navate con crociere poggianti su 12 colonne e uno stile gotico-rinascimentale, è ricco di opere di Zenon Veronese, Palma il Giovane, Andrea celesti e Romanino. Inoltre, presenta due piccole cappelle al termine delle navate laterali.

Fonte: Tarsì

Chiesa parrocchiale di San Felice

La Chiesa parrocchiale di San Felice, dedicata ai Santi protettori: San Felice, San Adauto e Santa Flavia, le cui reliquie sono oggi custodite all’interno dell’altare maggiore, sopra il quale spicca la pala del Romanino del XVI secolo, è stata costruita dal famoso architetto bresciano Antonio Corbellini (1781). Il disegno per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, in stile barocco, fu presentato nel luglio 1740 dal Nobile Innocenzo Moniga e dal prevosto Matteo Alberini.

Fonte: Comune di San Felice del Benaco 

Basilica di S.Giovanni Battista

La costruzione ebbe inizio nel 1339 e terminò nel 1780 con il progetto dell'architetto lonatese Paolo Soratini. Con la sua maestosa cupola è l'inconfondibile simbolo della città. Nella cupola otto tondi rappresentano scene del Vecchio e Nuovo Testamento, opera di Giosuè Scotti.

Opere di pregio custodite all'interno della basilica sono gli altari laterali, il coro posto nell'abside e il tabernacolo del XVI secolo, posto sull'altare del Santissimo Sacramento. Molto belle sono le due monumentali acquasantiere in marmo bianco e giallo, sormontate dalle statue di San Giovanni e San Zeno e la stupenda vasca del Battistero che completano il ricco arredamento della Basilica.

Fonte: Tarsì

Pieve Vecchia (Chiesa di Santa Maria in Valtenesi)

Rappresenta la Chiesa Madre di tutte quelle della Valtenesi, alla quale si rivolgevano tutte le chiese della zona nel medioevo per i sacramenti, è conosciuta anche con il nome di Pieve Vecchia. Fu chiesa parrocchiale fino alla metà del Settecento, quando rischiò di essere demolita per contribuire con le sue pietre alla costruzione della nuova chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Solarolo. A questo nuovo edificio religioso, l’antica Pieve trasferì la dedicazione alla Madonna, testimone la preziosa statua lignea della Vergine, risalente al XV secolo, oggi conservata nella chiesa di Santa Maria Assunta, simbolo di continuità di fede e tradizioni.

All’esterno la facciata è articolata in un volume principale, corrispondente alla navata centrale e nei corpi corrispondenti alle navate laterali, più basse e leggermente arretrate. All’interno l’edificio presenta, appunto, tre navate, che si concludono con tre absidi, inoltre vi sono alcuni frammenti di affreschi risalenti al XIV e XV secolo.

La chiesa ha subito alcuni interventi nel XVI e XVII secolo, mentre la torre campanaria innalzata di fronte alla facciata risale alla metà del cinquecento.

Fonte: Comune di Manerba del Garda

Chiesa di San Nicolò al Porto

Gli Originari di Lazise costruirono questa chiesa nel XII secolo e la dedicarono a S. Nicolò da Bari, protettore dei naviganti. In origine l’abside era di forma semicircolare, tutta decorata a fresco. Nel 1595 la confraternita della Disciplina la demolì per costruire l’attuale di forma quadrangolare. Fu in questa occasione che il Comune, in segno del suo patronato, impose che fosse posto nella chiave di volta lo stemma e la sigla C.L. MDXCV.

Tra la chiesa ed il porto esisteva un atrio a forma di portico sotto il quale venivano scaricate le merci e si rogavano gli atti notarili, formando un unicum con le attività commerciali della vicina Dogana. Il portico fu demolito nel 1792 poiché era divenuto un ricovero per animali, di reti da pesca e dormitorio pubblico.

Fonte: Comune di Lazise

Santuario del Carmine

A pochi passi dal paese, su un dolce colle, sorge l’antico Santuario del Carmine, un imponente edificio del XV secolo, affrescato al suo interno, meta di numerosi pellegrini. Nel Santuario del Carmine si celebra la festa della Madonna del Carmine, con ricorrenza il 16 luglio. Oggi, dopo più di cinque secoli, il Santuario abbellito ed ampliato continua ad essere luogo di preghiera di molti fedeli provenienti dall'Italia e non solo. 
Originariamente, la cappella venne edificata nel 1452 dai Feliciani, dedicata alla Madonna delle Cisterne per la presenza di fonti d’acqua nel territorio. Con il passare degli anni questa piccola cappella subì diversi interventi, venne ampliata e cambiò più volte il suo nome, arrivando a chiamarsi Madonna del Carmine, dopo l’arrivo dei Padri Carmelitani nel 1460. 

Nel secondo dopoguerra la chiesa venne ristrutturata e successivamente i Padri Carmelitani ripresero possesso sia della Chiesa che dei resti del convento.

Fonte: Comune di San Felice del Benaco

Centro Comboniano il Tesöl

Daniele Comboni, nato a Limone, fu un grande uomo la cui opera missionaria fu riconosciuta con la beatificazione nel 1996 e con la canonizzazione nel 2003. Al Centro Comboniano del Tesöl, immerso nell'omonima limonaia e circondato da un grande parco, è possibile visitare la Casa Natale di Comboni, la chiesetta ricavata dalla vecchia legnaia, il "Museo delle Curiosità", il percorso multimediale e l'adiacente mostra.

Fonte: Comune di Limone sul Garda

Basilica di Sant'Andrea (Maderno)

La Chiesa di Sant'Andrea fu costruita all'inizio del XII secolo, in stile romanico-lombardo, sui ruderi di un tempio pagano dedicato ad Apollo. Il cardinale San Carlo Borromeo fece modificare l'originaria fisionomia dell'edificio, sia all'esterno che all'interno, al fine di demolire i simboli ritenuti pagani.

All’esterno, la facciata realizzata con marmi policromi, ospita un portale ad arco, coronato da una lunetta del XV secolo, raffigurante la Vergine con Bambino e alcuni santi. L'interno è caratterizzato da tre navate scandite da pilastri a base quadrata decorati con pregevoli capitelli, che rappresentano una vasta gamma di motivi e temi figurativi tipicamente romanici.

La Cripta, che un tempo conservava le reliquie di San Ercolano, fu fatta chiudere da San Carlo Borromeo nel 1580 e rimase chiusa per quasi quattrocento anni, fino a quando la Sovraintendenza della Belle Arti di Brescia nel 1962 decise di farla riaprire. Oggi è possibile osservare il sarcofago, che originariamente conteneva i resti di Sant'Ercolano, i quali vennero traslati nel 1825 nella nuova Chiesa Parrocchiale.

Fonte: Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano

Duomo di Desenzano

Chiesa principale di Desenzano, dedicata a Santa Maria Maddalena, costruita sui resti di un'antica pieve tra il 1586 al 1611, su progetto dell'architetto Giulio Todeschini.

La facciata è in stile barocco, mentre l'interno, caratterizzato da tre navate, presenta le opere di Andrea Celesti, tra cui la "Resurrezione" e un ciclo pittorico dedicato a Santa Maria Maddalena.

Fonte:Tarsì

Santuario Madonna della Scoperta

Situato al confine del territorio di Lonato, vicino a Desenzano del Garda, questo piccolo Santuario è legato ai fatti della Battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859. Si tratta di un luogo ricco di fascino, accogliente e con una forte spiritualità.

Il curioso nome deriva dal fatto che qui venne rinvenuto sotto terra un dipinto raffigurante la Madonna, perfettamente conservato, episodio che da molti fu ritenuto miracoloso, tanto che la chiesa dalle forme seicentesche venne trasformata in santuario.

Fonte: Tarsì

Casa di Sant'Angela Merici

In località Le Grezze sorge la casa di Sant'Angela Merici, a cui si deve la fondazione dell'Ordine delle Orsoline nel 1535. Angela Merici nacque a Desenzano nel 1474 da una povera famiglia di contadini ed entrò a far parte delle Terziarie Francescane quando era molto giovane. Nonostante l'edificio abbia subito nel tempo diverse modifiche, sono ancora riconoscibili la vecchia cucina e la camera da letto. Secondo la tradizione la Santa ebbe la visione premonitrice della futura fondazione della Compagnia di S. Orsola, dove ora sorge il Mericianum, un grande parco naturale, oasi di pace e silenzio, luogo di esercizi spirituali. Dal 1962 è patrona di Desenzano del Garda.

Fonte: Tarsì

Chiesa San Zeno Maggiore

San Zeno è la basilica dedicata al santo patrono di Verona. Il nucleo originario risalente al IV secolo, giunse alla forma attuale nel X-XI, dopo numerosi interventi. Sulla facciata, nella parte centrale, si trova un rosone detto Ruota della fortuna che raffigura le alterne vicende umane: l'uomo sul trono, che poi precipita, continuamente schiacciato dalla sventura e poi si riprende e risale creando la Ruota della fortuna. Il protiro, ornato con decorazioni scultoree, nella parte inferiore è sostenuto da due colonne che poggiano su leoni, i guardiani della chiesa. Il portale è un autentico capolavoro, costituito da 48 formelle in bronzo quadrate, 24 per anta, raffiguranti scene tratte dalla vita di Cristo e dall'Antico Testamento. Meritano attenzione anche i bassorilievi situati ai lati del portale con soggetti sacri e profani riguardanti re Teodorico. All'intero la basilica è suddivisa su tre livelli di altezza, dal basso: la Cripta, la parte centrale e il Presbiterio. Nella Cripta è custodito il corpo del santo, all'interno di un sarcofago a vista. La parte centrale è a tre navate, delimitate da possenti pilastri con sezione a forma di croce in alternanza con colonne corinzie. Il Presbiterio, raggiungibile tramite due scalinate, ospita uno dei capolavori pittorici di Andrea Mantegna, la Pala di San Zeno.

La Piazza

Piazza San Zeno è in realtà un luogo di epoca romana fuori dalle mura cittadine della stessa epoca. Luogo di origine del cristianesimo della città nasce con la creazione della basilica e del monastero di San Zeno nel IX secolo. Presente nella stessa zona vi è una piccola chiesa dedicata a San Procolo (V secolo) e quindi più antica della basilica. La basilica è stata ampliata nel XIII secolo e al suo fianco è stata costruita una torre per l'abbazia.