Schede del progetto di educazione ambientale

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Svasso Maggiore

(Podiceps cristatus)

Svasso Maggiore

Famiglia: Podicipedidi.

Dimensioni: 50-56 cm con una apertura alare di 76-86 cm.

Aspetto: Gli adulti in abito nuziale hanno le parti superiori nerastre e i fianchi marrone scuro. Le ali superiormente sono nerastre con due ampie bande bianche in corrispondenza della parte posteriore e anteriore dell’ala vicino al corpo. La parte posteriore del collo è nerastra e il vertice è nero con due evidenti creste. I lati del capo sono bianchi a parte una striscia nera che parte dall’occhio e arriva alla mandibola inferiore del becco. Dalla parte posteriore del capo e delle guance partono due ampie creste fulvo rossicce che sfumano verso le estremità nere. Le creste del capo possono più o meno essere erette variando così considerevolmente il profilo degli individui. Il collo anteriormente, il petto e il ventre sono bianchi. Il becco è viola con sfumature nere e le zampe sono nere. In abito invernale gli adulti variano il piumaggio del capo “perdendo” quasi completamente le creste e la colorazione del becco diventa più chiara tendendo al rosato. I giovani assomigliano molto agli adulti in abito invernale con l’aggiunta di alcune strie nerastre sul capo.

Nidificazione: Costruisce un nido galleggiante con vegetazione acquatica vicino alla vegetazione palustre (di solito canneto).

Note ecologiche: E’ una specie gregaria durante tutte le stagioni e si associa spesso con altri uccelli acquatici
che ne condividono l’ambiente come lo svasso piccolo e le folaghe.

Habitat: Si trovano negli specchi d’acqua di pianura di tutta Europa (fino alla Scandinavia settentrionale e all’Islanda) lagune, valli da pesca, stagni e cave d’argilla.
Alimentazione: Si nutrono principalmente del pesce che cacciano in immersione. Ma anche girini, gamberetti, ragni e insetti d’acqua come anche i semi fanno parte del loro nutrimento.

Curiosità: La protezione dello svasso maggiore era l’obiettivo principale della Royal Society for the protection of birds britannica del XIX secolo. Le penne degli uccelli venivano allora lavorate molto spesso nell’industria della moda. Le stiliste lavoravano le penne come ornamento per cappelli o come decorazione dei colletti. Le penne venivano lavorate in modo da assomigliare ad una pelliccia.

Ricerca di Alexandra Radu, Ester Facchetti, Morris Ottolini e Pietro Mantovani

Airone Cenerino

(Ardea cinerea)

Airone Cenerino

Famiglia: Ardeidae

Dimensioni: raggiunge una statura di 90-98 centimetri ed un peso compreso tra 1020 e 2073 grammi. L’ apertura alare può raggiungere 1,70 metri.

Aspetto: è di colore grigio sulla parte superiore e bianco in quella inferiore. Le zampe e il becco sono gialli. L’adulto ha piume nere sul collo ed un ciuffo nucale nero molto evidente che si diparte dalla sommità posteriore e superiore dell’ occhio. Nei giovani predomina il colore grigio. Non vi sono segni particolari per distinguere le femmine dai maschi; solitamente questi ultimi sono un po’ più grandi. Come tutti gli aironi, vola tenendo il collo ripiegato ad S.

Nidificazione: Le popolazioni del Paleartico (la più grande delle otto ecozone che suddividono il pianeta, corrispondente ad Europa, nord Africa e nord Asia) nidificano da gennaio a marzo, mentre le popolazioni delle zone tropicali costruiscono il nido principalmente durante la stagione delle piogge. Nidifica in garzaie, colonie miste di diverse specie di aironi, che possono ospitare da poche ad un migliaio di coppie. Il nido è normalmente una piattaforma di rami costruita nella parte alta degli alberi, anche se lo si può occasionalmente trovare in un canneto o semplicemente per terra. Le uova sono 4 o 5 per nido e vengono covate per circa 25 giorni.

Note ecologiche: Si calcola che il 70% dei giovani non raggiunga i 6 mesi di vita; una volta superata l’età subadulta, però, possono raggiungere i 24 anni di vita.

Habitat: si può trovare in molti habitat differenti, con preferenza per quelli ricchi di prede e acque basse. Si trova generalmente in pianura, ma occasionalmente si può spingere (e nidificare) anche a più di 300 metri di quota.

Alimentazione: , si nutre di pesci, rane, girini, bisce d’acqua, anfibi, molluschi, insetti acquatici, mammiferi di taglia ridotta e piccoli di altri uccelli. È attivo sia di giorno che di notte, e per nutrirsi si sposta anche di decine di chilometri dal luogo di nidificazione o dal dormitorio.

Curiosità: Alcune popolazioni di airone cenerino, in particolare quelle eurasiatiche, sono migratrici: tra settembre e ottobre si spostano verso le aree di svernamento, da dove ritornano in febbraio. Si sposta prevalentemente di notte, in gruppi che possono raggiungere qualche centinaio di individui. Altre popolazioni, invece, sono sedentarie.

Ricerca di Leonardo Valvassori, Emma Fraccaroli e  Filippo Torresendi

Cormorano

(Phalacrocorax carbo)

Cormorano

Famiglia: Phalacrocoracidae

Dimensioni: Sono stati riportati cormorani dal peso di 1,5 kg fino a 5,3 kg, ma il peso medio si aggira fra i 2,6 a 3,7 kg.  La lunghezza può variare da 70 a 102 cm e l’apertura alare da 120 a 160 cm.

Aspetto: Le penne delle ali, color bronzo, sono bordate di nero e creano un contrasto cromatico col resto del corpo; il piumaggio inferiore è quasi interamente nero. I maschi e le femmine adulti si distinguono dai giovani, i quali, nel primo anno di vita, hanno il ventre coperto di piume bianche che formano una grande macchia più o meno estesa.

Nidificazione: si riproduce principalmente vicino alle zone costiere, dove nidifica sulle coste o anche sugli alberi, ma anche in zone più interne (ovviamente non in città). Depone tre-quattro uova, in un nido composto da alghe o ramoscelli sul nostro territorio però ha modo di sfruttare un elemento fondamentale per lo sviluppo della specie e di tutte le specie di uccelli: il canneto.

Habitat: In Italia esistono nidificazioni sparse, ma sempre in ambienti con vicinanza d’acqua, sia interni come laghi e fiumi, sia sulla costa; la maggiore nidificazione italiana si trova nella Valle Santa (Parco regionale del Delta del Po) presso Argenta. La maggior parte dei cormorani emigra all’inizio della primavera, per la riproduzione, nell’emisfero sud.

Alimentazione: Il cormorano può immergersi a notevole profondità, ma solitamente si alimenta in acque poco profonde, portando la preda in superficie.

Tutte le specie di cormorano sono carnivore e si nutrono principalmente di pesce, sia d’acqua dolce che d’acqua salata. È agevolato nella caccia poiché è uno dei pochi uccelli del nostro posto che riesce a muovere gli occhi liberamente e velocemente, grazie a questa sorte di super potere è uno dei più temibili cacciatori ittici del luogo.

Curiosità: Spesso per giustificare inutili mattanze si utilizzano leggende metropolitane sostenendo che il cormorano mangia fino a 50 kg di pesce al giorno.

Ricerca di Francesco Amicabile, Andrea Rossi, Giorgia Ottolini e  Gabriel Gelmetti

Garzetta

(Egretta garzetta)

Garzetta

Famiglia: Ardeidae

Dimensioni: è lunga circa 55–65 cm, il suo peso varia da 350 a 650 g ed ha un’apertura alare di 85–95 cm

Aspetto: Il piumaggio è interamente bianco, il lungo becco è nero, come le zampe; la parte inferiore del piede è giallastra, ben visibile, da dietro, all’involo. L’iride è gialla. In livrea nuziale questo airone sviluppa alcune penne ornamentali molto lunghe sulla nuca, alla base del collo e sul mantello. Non esiste una caratteristica evidente che differenzi i due sessi.

Nidificazione: Nidifica in colonie (anche miste con altri ardeidi) in boschetti (detti garzaia) prevalentemente in ambienti acquitrinosi, costruendo grossi nidi fatti di rami secchi, su pioppisalici, altri alberi ad alto fusto o anche grossi cespugli. Nel mese di aprile la femmina depone 3-5 uova di colore verde-bluastro che cova insieme al maschio per circa 3 settimane. Dopo 20-25 giorni dalla schiusa delle uova, i piccoli abbandonano il nido e un paio di settimane dopo sono atti al volo. In un anno viene deposta un’unica covata.

Note ecologiche: Le popolazioni italiane di garzetta sono in parte migratrici e in parte stanziali. Quelle migratrici nidificano nella pianura padana e svernano in Africa oppure sono popolazioni nidificanti in Europa centrale che svernano in Italia. Le popolazioni stanziali sono presenti soprattutto in Sicilia e lungo le coste meridionali.

Habitat: La garzetta, come del resto quasi tutti gli aironi, è un uccello molto legato all’acqua. Infatti frequenta prevalentemente ambienti acquitrinosi, sponde di fiumi, laghi e stagni. Ed è un uccello migratore, svernante e nidificante.    

Alimentazione: si nutre di piccoli vertebrati come pescianfibi e rettili e invertebrati quali crostaceimolluschi e insetti che cattura con colpi secchi del becco da un posatoio emerso o inseguendoli con i lunghi trampoli in acque basse.

Curiosità: Generalmente silenziosa, nel periodo degli amori la garzetta diventa molto loquace.

Ricerca di Sara Fasoli, Letizia Bulgarini, Giorgia D’Amaro e  Lorenzo Bonato

Cigno Reale

(Cygnus olor)

Cigno Reale

Famiglia: Anatidae

Dimensioni: Lunghezza 145-180 cm, apertura alare 208-238 cm

Aspetto: I maschi e le femmine adulti sono indistinguibili. Hanno un piumaggio completamente bianco e talvolta presentano delle sfumature di colore giallo ocra sul capo e su parte del collo. Il becco è rosso-arancio, con un po’ di nero tra la base e gli occhi e sulla punta; presenta una protuberanza alla base che è più pronunciata nei maschi, particolarmente durante il periodo riproduttivo. Le zampe sono nere. I giovani e i pulcini hanno colorazioni variabili tra il grigio tendente al marrone chiaro e il bianco sporco, con variazioni spesso presenti anche all’interno della stessa nidiata, mentre il becco è grigio; con il passare del tempo assumono gradualmente il piumaggio e l’aspetto degli adulti.

Nidificazione: Costruisce un voluminoso nido con piante acquatiche vicino all’acqua, generalmente nei canneti anche di piccole dimensioni, in zone umide d’acqua dolce o salmastra.

Note ecologiche: È un grande uccello, facilmente riconoscibile anche a grande distanza dagli altri anatidi, tranne che dagli altri cigni.

Ha un volo maestoso e rettilineo, durante il quale tiene il lungo collo disteso; a distanza ravvicinata si può avvertire il tipico “fischio” prodotto dall’aria che attraversa le remiganti. Sull’acqua ha un portamento “regale”, con il collo tenuto più o meno arcuato e il becco rivolto verso il basso.

È in genere abbastanza confidente nei confronti degli uomini; tuttavia gli adulti difendono il nido e i piccoli con una certa aggressività ed è bene porre attenzione alle loro reazioni, viste anche le dimensioni dell’animale.

Habitat: corsi d’acqua e zone lagunari e valli da pesca. Frequenta anche le zone umide d’acqua dolce.

Alimentazione: Si ciba di piante acquatiche, ma anche di larve, piccoli anfibi, ecc. che preleva sui fondali senza immergersi completamente ma tenendo tutta la parte posteriore del corpo in verticale sul pelo dell’acqua.

Curiosità: Viene spesso utilizzato come animale da cortile o a scopo ornamentale, all’interno di parchi cittadini e giardini privati dotati di specchi d’acqua di una certa dimensione.

Ricerca di De Munari Sara, Jessica Tavares, Emily De Pascale e Anna Marchi

Gabbiano Comune

(Chroicocephalus ridibundus)

Gabbiano Comune

Famiglia: Laridae

Dimensioni: ha una lunghezza che va dai 38 ai 44 cm e un’apertura alare dai 98 ai 105 cm.

Aspetto: Il maschio e la femmina mostrano una livrea pressoché identica, con un colore prevalentemente bianco, grigio e nero. In abito nuziale la testa è coperta da un cappuccio marrone-scuro e, attorno all’occhio, si intravede un anello bianco. Al di fuori del periodo riproduttivo, il cappuccio marrone sparisce, fatta eccezione per una piccola macchia dietro l’occhio e una sfumatura sul capo, anch’essa poco visibile. Becco e zampe sono di color rosso scuro, le ali e il dorso grigi, bianche e nere. Gli individui più giovani presentano una colorazione screziata di marrone e, gradatamente, assumono la livrea degli adulti verso i 2 anni di vita.

Nidificazione: Il Gabbiano comune si riproduce di solito in colonie, dove nidifica due volte l’anno producendo dalle 2 alle 3 uova, che cova per una ventina di giorni. Una volta nati, i pulcini si presentano di colore grigio, puntinato di scuro. Finita la stagione riproduttiva, sia i giovani sia gli adulti si riuniscono in stormi. 

Note ecologiche: Come tutte le specie di gabbiano, in inverno conduce una vita piuttosto “sociale”, sia quando si prende cura dei pulcini sia durante la stagione riproduttiva. Non è una specie pelagica e raramente viene avvistato al largo dalle coste.

Habitat: vive nelle lagune e stagni di zone costiere. Per nutrirsi si inoltra nell’entroterra fino alle discariche urbane.

Alimentazione: Si nutrono di pesci, uova, piccole carogne, avanzi ed anche di rifiuti prodotti dall’uomo, insetti e vermi.  Negli anni molte colonie di gabbiani si sono trasferite in zone urbane, anche lontane dalla costa, dove si nutrono di scarti alimentari. Cacciano uccelli più piccoli, ratti ed in alcuni casi attaccano anche l’uomo per procurarsi del cibo.

Curiosità: Come tutte le specie di gabbiano, in inverno conduce una vita piuttosto “sociale”, sia quando si prende cura dei pulcini sia durante la stagione riproduttiva. Non è una specie pelagica e raramente viene avvistato al largo dalle coste.

Ricerca di Daniela Camera Negru, Giulia Bizzocoli, Dorian Latifi e Obed Sarpong Boateng.

Germano Reale

(Anas platyrhynchos)

Germano Reale

Famiglia: Anatidae

Dimensioni: Taglia variabile da 41 a 66 cm. Peso medio del maschio 1,0 – 1,5 kg; la femmina è più leggera.

Aspetto: Maschio: il capo e la parte superiore del collo(di color verde) sono separate dal dorso brunastro da un collare bianco; le spalle sono grigie e le zampe arancioni. Inoltre ha uno specchio-alare blu

Femmina: è macchiata di bruno e marrone scuro con delle zampe arancione spento e uno specchio blu-violaceo

Nidificazione: il nido è fatto di ramoscelli e di piumini che la femmina si strappa dal petto.

Le uova possono essere da 5 a 15 e solamente la femmina le cova per 26-28 giorni

Note ecologiche:

Habitat: zone d’acqua dolce nelle regioni temperate e subtropicali dell’America settentrionale, dell’Europa e dell’Asia

Alimentazione: Praticamente onnivora, si ciba di tutto ciò che riesce a trovare immergendo il becco sott’acqua o razzolando sul terreno.

Curiosità: Viene considerato il capostipite della maggior parte delle razze domestiche dell’anatra.

Ricerca di Aurora Bazzaro, Arianna Lazar e Emma Bartoli

Ballerina Gialla

(Motacilla cinerea)

Ballerina Gialla

Famiglia: Motacillidae

Dimensioni: Lunga circa 18 cm

Aspetto: con coda lunga e nera, groppone giallo verdastro le parti superiori sono grigio oliva, sottocoda giallo.

Nidificazione: Il periodo della riproduzione va da marzo a maggio, nidifica in cavità fra le rocce oppure in buchi nei muri o sotto i ponti. Alleva una sola covata l’anno deponendo 4-6 uova in un nido a coppa fatto di steli, muschio e foglie. Entrambi i genitori prendono parte alla cova e all’allevamento dei piccoli

Habitat: frequenta regioni sia montuose sia collinari e la sua presenza è legata principalmente all’esistenza di corsi d’acqua – fiumi, torrenti o ruscelli – che si caratterizzano per rive alberate e disseminate di massi e ciottoli.

Alimentazione: Insettivoro si ciba di piccoli invertebrati, vegetali e semi.

Curiosità: Nelle femmine, inoltre, i colori sono meno definiti e il dorso è di un verde più acceso.

Ricerca di Lucia Partenza, Alessia Bitturini  e Ionel Naci

                                                                                     

Folaga

(Fulica atra)

Folaga

Famiglia: rallidae

Dimensioni: Raggiunge una lunghezza di circa 38 cm. Maschio e femmina sono piuttosto simili: mentre i maschi sono riconoscibili dalla macchia un po’ più grande e raggiungono fino ai 600 grammi di peso, le femmine arrivano a pesare anche 800 grammi.

Aspetto: di colore nero: si distingue per una tipica macchia bianca sulla fronte (scudo) che riprende il colore chiaro del becco. Gli occhi sono rossi e le zampe grigio-verdi terminano con lunghe dita lobate, frutto del processo di adattamento agli ambienti acquatici.

Nidificazione: costruisce il nido nei canneti , dove depone da 3 a 12 uova, covate per circa 21 giorni. Durante la stagione degli accoppiamenti i maschi ingaggiano pittoresche battaglie spruzzandosi reciprocamente d’acqua e colpendosi con le ali o, più raramente, con le zampe.

Note ecologiche: sono abili nuotatrici e tuffatrici, mentre sulla terraferma si muovono goffamente. Hanno un volo sicuro ma alquanto pesante. Sono uccelli d’indole timida ed accorta.

Habitat: Questi uccelli sono onnivori e si nutrono soprattutto di vegetali, ma anche di piccoli animali e uova. Durante la stagione degli amori sono aggressivamente territoriali, ma generalmente si possono vedere in stormi numerosi tra la bassa vegetazione dei laghi in cui preferiscono vivere. 

Alimentazione: Si nutrono di insetti acquatici, piccoli pesci, crostacei, molluschi e germogli di piante acquatiche.

Curiosità: Minacciate dal pericolo, si riuniscono tutte assieme, ponendosi sull’acqua una accanto all’altra, e battono l’acqua con le zampe onde schizzarla contro il nemico.

Ricerca di Gaia Faccioli, Valentina Premoli, Elisabetta Parolini

Rondine

(Hirundo rustica)

Rondine

Famiglia: Hirundinidae

Dimensioni: è un uccello piccolo e agile, lungo circa 18-19,5 cm con ali di 12–13 cm. Ha una coda lunga e biforcuta, ali curve e aguzze e un piccolo becco diritto di color grigio scuro.

Aspetto: sono facilmente riconoscibili per via del piumaggio di colore blu metallizzato – nero con la parte ventrale di colore bianco pallido e la gola e la fronte rossiccia-bruna. Sono provvisti di una lunga coda biforcuta e di un becco corto e largo, particolarmente adatto per la cattura degli insetti direttamente durante il volo.

Nidificazione: Le uova sono deposte all’interno di un nido alla cui costruzione partecipano sia il maschio che la femmina. Vengono deposte da 3 a 7 uova che vengono incubate da entrambi i genitori per circa 13-15 gg al termine dei quali nascono i pulcini.

Note ecologiche: migra verso il sud Africa volando in grandi stormi e percorrendo fino a 11.000 km per svernare e ritornare con l’arrivo della primavera. I motivi che la spingono a intraprende questo lungo viaggio sono legati alle giornate che iniziano ad accorciarsi, alla carenza di cibo e al clima che si fa sempre più rigido.

Habitat: La rondine non ha un habitat particolare in quanto é un uccello estremamente adattabile e nidifica ovunque, entro i 3000 m di altitudine, purché ci siano nelle vicinanze degli spazi aperti nei quali trovare cibo.

Alimentazione: uccello insettivoro. Si nutre prevalentemente di mosche, vespe, cavallette, grilli, libellule, coleotteri e falene che rappresentano il 99% della sua dieta.

Curiosità: é un uccello che comunica sia con il corpo (tramite apposite posture e/o movimenti) che con le vocalizzazioni. Può cantare sia in coro che singolarmente emettendo suoni diversi a seconda delle diverse circostanze.

Ricerca di Clarissa Michelato, Andrea Massimini, Silvia Sacchi e Mattia Corradi

Martin Pescatore

(Alcedo atthis)

Martin Pescatore

Famiglia: Alcedinidae

Dimensioni: uccello di piccole dimensioni, lungo fra i 17 e i 25 cm, con un’apertura alare che raggiunge i 26 cm e un peso che va dai 26 ai 46 g.

Aspetto: colorazione molto caratteristica,  con le parti dorsali di un bel colore azzurro con iridescenze verdi o azzurre su testa, ali e coda (dove le penne sono bordate di blu scuro, dando un aspetto a mosaico al piumaggio), mentre il petto e il ventre sono di color bruno-arancio o ruggine: dello stesso colore sono anche una striscia di penne fra la base del becco e gli occhi e la macchia guanciale, mentre la gola e una mezzaluna di penne sulla nuca sono bianche.

Nidificazione: Il nido è costituito da un tunnel dritto e leggermente declinante scavato da entrambi i partner nel terreno scosceso degli argini: esso misura generalmente fra i 45 e i 130 cm di lunghezza per 15–17 cm di diametro, e si allarga a formare una camera ovale nella sua parte terminale, All’interno di esso la femmina depone un numero di uova che va dalle due alle 10 (ma che generalmente si mantiene attorno alle 5-7), di colore bianco, lucide, che misurano circa 2,2 cm di lunghezza, 1,9 cm di diametro e hanno un peso che si attesta attorno ai 4,5 g, dei quali il 5% è costituito dal guscio. La schiusa avviene dopo circa tre settimane: generalmente, uno o più uova non schiudono, poiché il genitore non è in grado di coprire l’intera covata durante l’incubazione.

Note ecologiche: Il martin pescatore è un uccello diurno e solitario, che passa la maggior parte del proprio tempo alla ricerca di cibo: esso necessita infatti quotidianamente di una quantità di nutrimento pari al 60% circa del proprio peso corporeo. Per procurarsi il cibo si posiziona su rami o canne sporgenti sui corsi d’acqua dove vive, che elegge a punti d’osservazione e dai quali si tuffa per catturare le sue prede. L’animale durante la notte si rifugia nella fitta vegetazione nei pressi di uno dei punti d’osservazione preferiti.

Habitat: predilige eleggere a propria dimora fiumi e ruscelli a corso lento, ma si adatta molto bene anche a vivere sulle rive di laghi, mangrovieti, canneti, estuari, insenature e perfino porticcioli (frequentati soprattutto d’inverno, quando i corsi d’acqua dove questo animale vive abitualmente possono spopolarsi o addirittura ghiacciare), paludi e bacini artificiali.

Alimentazione: si nutre principalmente di piccoli pesci, sia adulti che avannotti, che costituiscono fra il 60 e il 67% della dieta di questo uccello: anche i crostacei (principalmente piccoli granchi e gamberi) sono ben accetti, andando a costituire a seconda dell’area di diffusione presa in considerazione fra il 5 e il 33% del totale del cibo ingerito. In mancanza d’altro, i martin pescatore non esitano a catturare anche piccoli animali acquatici come giriniinsetti acquatici come le libellule e le loro larve, e a volte anche molluschi.
Curiosità: Nonostante la modesta grandezza, il martin pescatore è in grado di catturare e sopraffare prede grandi anche la metà del suo corpo (fino a 12,5 cm di lunghezza), anche se solitamente la lunghezza media delle prede di questo uccello è di 2-3 centimetri.

Ricerca di Davide Polce, Luca Zenato e Alessia Bitturini

Tuffetto

(Tachybaptus ruficollis)

Tuffetto

Famiglia: Podicipedidi

Dimensioni: presenta un corpo tondeggiante e un becco corto. La sua lunghezza non supera i 24-29 cm e l’apertura alare può raggiungere i 50 cm, mentre il peso può variare dai 140 ai 250 grammi.

Aspetto:  In abito nuziale i lati del capo e del collo sono rosso-castani, e tipica è una macchia giallastra alla base del becco. L’abito invernale è più chiaro e uniforme. I sessi sono simili.

Nidificazione: Di abitudini territoriali, si riproduce a coppie isolate o in piccoli raggruppamenti. Da marzo in poi costruisce un nido galleggiante e vi depone 4-6 uova biancastre, alla cui incubazione provvedono i due sessi per 20-21 giorni. I giovani volano a 6-7 settimane di vita. Due le covate di solito portate a termine nell’anno.

Note ecologiche: Se disturbato, si immerge ed è in grado di mantenere fuori dall’acqua il solo capo a guisa di periscopio.

Habitat: Per nidificare frequenta zone umide d’acqua dolce, anche di ridotta estensione, bordate da vegetazione palustre emergente, generalmente sotto i 500 metri di altitudine. Durante lo svernamento si incontra anche in acque salmastre, in mare e in laghetti urbani.

Alimentazione: si nutre di pesci e invertebrati acquatici.

Curiosità: Tipica delle specie appartenenti a questa famiglia è l’abitudine di ricoprire le uova con vegetazione palustre per nasconderle alla vista di potenziali predatori durante temporanee assenze.

Ricerca di Beatrice Costamagna, Vittoria Vesentini e Giulia Marchetti